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Aree rurali e sviluppo turistico

Aree rurali e sviluppo turistico
di Antonio Artale

Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Economia e Impresa
Corso di Laurea i Economia e Gestione delle Imprese Turistiche
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Palma Parisi
Anno accademico: 2015/2016

2.5 - Il turismo enogastronomico in Sicilia

Oltre al patrimonio appartenente alle attività naturalistiche e paesaggistiche, una caratteristica pertinente all’idea di turismo nelle aree rurali e diversificazione dell’agricoltura, è sicuramente la produzione agroalimentare di qualità, considerata oggi un’attrattiva turistica. Punto di forza all’interno del turismo rurale sono le attività legate all’enogastronomia, le quali propongono usi e tradizioni della cucina locale e offrono prodotti tipici alimentari con peculiarità legate al territorio. In Sicilia il turismo enogastronomico è in crescita e, agli occhi di molti operatori locali, il cibo viene riconosciuto come attrattiva da sfruttare. L’enogastronomia non è associata ad una particolare stagione e potrebbe portare flussi turistici verso angoli della Sicilia ancora oggi poco conosciuti. Il comparto della produzione alimentare siciliana presenta una miriade di prodotti tipici, tra cui prodotti marchiati a garanzia comunitaria. A livello nazionale, la Sicilia è la prima regione italiana per numero di prodotti DOP e IGP esclusivi (non condivisi con nessun altra regione italiana). Su 276 prodotti DOP e IGP registrati in Italia, 29 di essi sono strettamente legati al territorio dell’isola, suddivisi in 17 prodotti a marchio DOP e 12 a marchio IGP: più della metà appartiene alla categoria ortofrutticola e una buona parte di essi ai reparti oli-grassi e formaggi.

Tabella 8. Prodotti a marchio DOP/IGP per categoria in Sicilia

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Fonte: Dati su Elaborazione del Ministero delle politiche agricole

Territorialmente, i marchi dop e igp si trovano in tutte le nove le province, di cui 15 prodotti sono localizzati esclusivamente in singole provincie e 14 sono condivisi tra più provincie: il Pecorino DOP è l’unico prodotto presente nell’intera regione. La provincia di Catania ha il più alto numero di prodotti tipici a marchio di garanzia comunitaria (11 prodotti), infatti nelle zone del catanese sono presenti un tasso elevato di prodotti tipici per via della qualità delle sue terre che sono fertilizzate dalle ceneri del Vulcano Etna.

Tabella 9. Prodotti DOP/ IGP presenti nella regione Sicilia

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Fonte: Ministero delle politiche agricole e forestali - Dicembre 2015

L’offerta enogastronomica è arricchita dal comparto vinicolo della produzione locale. Il turismo del vino è alimentato non solo dalla presenza di produzioni DOP e IGP, ma anche dall’ istituzione di itinerari tematici con lo scopo di far percorrere al turista tragitti nei quali è possibile godere sia dei prodotti gastronomici ed enologici, sia dell’ambiente locale in cui viene svolto. Le produzioni vinicole a marchio DOP sono individuate in 23 zone, e IGP in 7 zone.

Tabella 10. Zone delle produzioni vinicole a marchi comunitari

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Figura 10. Zone vinicole DOP

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Fonte: www.vitevino.it

Uno degli enti regionali che punta alla tutela, valorizzazione, promozione, internazionalizzazione ed enoturismo, è l’ Istituto Regionale Vini e Oli della Sicilia, ente nato negli anni ‘50 con lo scopo di sviluppare e consolidare non solo la componente produttiva vinicola, ma anche il mercato turistico che gira intorno ad essa. Attraverso la geo localizzazione delle produzioni vinicole, l’ente regionale ha potuto rappresentare le zone di produzione attraverso le carte dei territori dei vini di Sicilia. Sono 17 i territori individuati e legati attraverso dal vino, rappresentati nella figura 11.

Figura 11. Carta dei Territori

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Fonte: www.vitevino.it

I territori appartenenti alla Carta sono:

  • Pantelleria: Isola di origine vulcanica è la più grande tra le isole siciliane. Chiamata con il nome di “isola del vento” e “perla nera del Mediterraneo”, Pantelleria si caratterizza per la sua straordinaria singolarità del suo paesaggio: colate laviche a blocchi, cale e faraglioni, muri a secco, giardini panteschi e dammusi. La particolarissima viticultura rimanda ad antiche leggende;
  • Marsala: Famosa ai tempi dell’Antica Grecia come porto ed emporio vinicolo, il vino di Marsala è conosciuto in tutto il mondo grazie al talento siciliano e ai commerci inglesi risalenti al settecento;
  • Erice: Borgo medievale, i vini di questa zona sono molto rinomati e accanto alle coltivazioni tradizionali (grillo, Insolita, Nero d’avola), si coltivano varietà innovative (Mu¨ller Thurgau ed altri), le quali presentano caratteristiche organolettiche eccellenti;
  • Segesta: territorio caratterizzato da arte e vino. Le zone di Segesta sono famose per i suoi vini, in particolar modo per i vini bianchi. Il prestigio della zona nel campo vinicolo è stato dovuto a vitigni internazionali e alla valorizzazione di quelli già presenti nel territorio;
  • Monreale: Al suo interno presenta un’offerta di qualità in campo vinicolo, sia autoctono (Catarratto, Nero d’ A vola, Perricone) sia internazionale (Chardonnay, Syrah, Cabernet S., Merlot);
  • Terre Sicane: prende il nome dai Sicani, popolazione di origine iberica migrata nell’isola intorno al XII secolo A.C., dove ha assistito al passaggio di una serie di popoli e figure storiche. La zona presenta una consistente ricchezza vitivinicola, è importante per i suoi vini rossi molto longevi e i vini bianchi di spessore;
  • Valle dei templi di Agrigento: è presente come tipologia di vitigno il Nero d’Avola, capace di produrre diverse tipologie di prodotto, dai rossi di pronta beva o novelli, ai fragranti e fruttati dove si evidenzia al naso la marasca e la ciliegia, fino ad arrivare ai rossi austeri, strutturati e armonici, dove si sentono i frutti di bosco, la viola e lo speziato, per concludere con i vini da dessert con meravigliose note complesse ed uniche;
  • Contea di Sclafani: offre produzione di vini bianchi e spumanti. E’ localizzata al centro della Sicilia ed è una delle aree vitivinicole più vocate ed apprezzate;
  • Castelli Nisseni: Nel cuore dell’isola siciliana, è considerata una delle zone più interessanti e flessibili riguardo la produzione di vino, per via dei suoi climi e terreni. Al suo interno troviamo la produzione di Nero D’ A vola;
  • Etna: Alle sue pendici presenta una produzione diversificata di vini, per via dei differenti climi. Sono vini unici al mondo, frutto di una viticoltura eroica, con coltivazioni autoctone per eccellenza, il “Nerello Mascalese” e “Carricante” che soltanto il territorio etneo, può esprimere al massimo;
  • Piazza Armerina: nel territorio vengono prodotti vini di qualità, vini rossi superbi e bianchi eleganti, dalle note olfattive piacevoli e dal gusto internazionale;
  • Vittoria: la zona vanta il riconoscimento D.O.C.G. “Cerasuolo di Vittoria” grazie alle particolari caratteristiche organolettiche una combinazione tra Nero d’Avola e Frappato;
  • Noto: Negli ultimi anni questa zona ha subito una riqualificazione enologica del territorio, zona altamente vocata per vini da dessert come il Moscato di Noto e i grandi rossi come “Nero d’Avola”, “Pignatello” e “Frappato;
  • Siracusa: l’estensione della viticoltura occupa pochissimi ettari ed è dedicata ad uno dei vini più antichi d’Italia; vino da dessert ottenuto dal famoso Moscato o Moscato giallo;
  • Faro – Messina e le sue isole: quì la viticoltura risale all’età Micenea. Vini rossi interessanti sono quelli prodotti sulle colline (Faro, S.Agata, Ganzirri) che sovrastano lo stretto di Messina. Il Faro vino rosso D.O.C. per eccellenza, con i suoi tre vitigni Nerello Mascalese, Nero Cappuccio e Nocera, è considerato un vino cult del territorio;
  • Mamertino – Messina e le sue isole: produce vini corposi ed intensi, bianchi e rossi blasonati, conosciuti sin dall’epoca romana;
  • Malvasia – Messina e le sue Isole: zona di vini tra i più antichi della Sicilia, produttore di vino da dessert “malvasia delle Lipari”.

Accanto alla vasta offerta vinicola, per incentivare l’attività enoturistica, in Sicilia sono stati creati una serie di percorsi tematici enogastronomici. Per migliorare e valorizzare l’offerta degli itinerari, è stata fondata la Federazione delle Strade del vino e dei sapori di Sicilia, che ha lo scopo di raggruppare la maggior parte delle strade del vino di Sicilia con l’intento di promuovere l’eccellenza siciliana in Italia e nel mondo, attraverso un’offerta turistica integrata con la cultura, natura, bontà enogastronomica e con la partecipazione di privati appartenenti al settore enologico, alberghiero e province e comuni con l’intento di valorizzare la risorsa enoturistica.

Figura 12. Le Strade del Vino associate alla Fed. delle Strade del vino e dei sapori di Sicilia

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Fonte: Book vinitaly special (2013) – Federazione delle strade del vino e dei sapori di Sicilia

Le strade del vino aderenti all’associazione sono:

  • Strada del Vino di marsala – Terre d’occidente, è un itinerario che evoca gli intrecci culturali che hanno colpito il territorio: fenici, punici, greci, romani, arabi, aragonesi e molte altri. Al suo interno si propone una combinazione tra sensi visivi e gusto, in quanto lungo il percorso si possono assaporare piatti tipici. Gli appassionati del turismo enogastronomico che intraprendono questo strada vengono inseriti in sei itinerari di carattere storico archeologico, artigianale, tradizionale, naturalistico e panoramico.
  • Strada del Vino di Val di Mazara, formata nel 2000, ha lo scopo di far conoscere percorsi che attraversano le terre a vocazione prevalentemente vinicola. Attraverso di esso si cerca di realizzare uno sviluppo turistico per valorizzare le risorse rurali, promuovendo i vini e prodotti gastronomici e dell’artigianato, favorendo un accoglienza tipica vicina alla storia, alla tradizione e alla cultura territoriale. Uno degli obiettivi principali è la promozione del DOC Delia Nivolelli, vino dalle caratteristiche peculiari, in grado di competere sul piano sia nazionale che internazionale.
  • Strada del Vino Erice DOC, è un percorso che si snoda tra Erice, Trapani, Segesta e Mozia, pieno di ricchezze naturalistiche e di giacimenti enogastronomici. Presenti sul territorio vini pregiati del posto, affiancati da prodotti tipici come oli, sale, formaggi.
  • Strada del Vino Alcamo DOC, promuove percorsi turistici alternativi in un’area ad alta vocazione viticola caratterizzata dalla presenza di produzione gastronomiche tipiche, con lo scopo di valorizzare le attrazioni territoriali.
  • La strade del Vino Monreale DOC, esteso alle spalle di Palermo, i vini della Doc Monreale nascono in un’area a vigneto di circa 12mila ettari, comprendente uve pregiate e bianche. Il turismo enogastronomico è ideale per la valorizzazione del territorio e la strada del vino di Monreale doc è un viaggio nel sapere e nei sapori con un panorama ricchissimo di prodotti agroalimentari tipici, riconosciuti attraverso marchi sia nazionali che comunitari.
  • La strada del Vino delle Terre Sicane, è un itinerario con finalità conoscitive orientate ai comuni di Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa margherita di Belice e Sciacca. Il percorso cerca di richiamare elementi storici, artistici e tradizionali, miti e leggende legate al territorio e ai prodotti tipici. I vini protagonisti all’interno del territorio, sono affiancati da una serie di prodotti tipici della produzione lattiero-caseario, come la Vastedda del Belice e il Pecorino Rosso, Pecorino Dop. Nel cuore della valle del Belice si trovano eccellenze agroalimentari come Ficodindia di santa Margherita del Belice e il Carciofo spinoso di Menfi.
  • La strada del Vino e dei Sapori dei Castelli Nisseni, mezzo per promuovere lo sviluppo e la conoscenza di questa terra, ha la finalità di promuovere un’offerta in grado di soddisfare una vasta gamma di fruitori turistici, dove l’enogastronomia gioca un ruolo di primo piano, in questi territori vengono prodotti vini Nero d’Avola.
  • La strada del Vino Cerasuolo di Vittoria, comprende la zona della provincia di Ragusa e Catania, hanno in comune un unico denominatore: il vino Cerasuolo di Vittoria. Il territorio presenta ampie fasce incontaminate, ricche di fascino mediterraneo e di testimonianze capaci di soddisfare il viaggiatore curioso, sensibile, attento.
  • Strada di Val di Noto, comprende una vasta area di interesse turistico-paesaggistico e naturalistico, con un comparto gastronomico interessante; appartengono ad esso 6 comuni siciliani.
  • La Strada del vino dell’Etna, è un percorso “evocativo” richiesto dalla Provincia regionale di Catania, in armonia con le politiche di sviluppo rurale. Il tratto turistico ha lo scopo di valorizzare ed incentivare i territori ad alta vocazione vitivinicola. L’offerta comprende vigenti, cantine, aziende agricole, enoteche, musei della vite e del vino, integrate con un sistema turistico ricettivo, valori naturali, culturali ed
    ambientali.
  • La strada del Vino della Provincia di Messina, lungo di essa si distinguono tre percorsi che guidano alla scoperta dei territori di produzione di tre vini DOC della provincia messinese: il percorso del Vino Faro, Vino Mamertino e Vino Malvasia delle Lipari. Attraverso il percorso si propongono itinerari che permettono di scoprire il territorio attraverso i sensi della vista e del gusto.
  • La strada del Vino sul Percorso della Targa Florio, localizzata sulla Sicilia settentrionale in un’area a ridosso del parco delle Madonie, comprende tre percorsi: Doc Contea di Sclafani, Natura IGT Sicilia e IGT Fontanarossa. Il paesaggio presenta un ambiente naturale, dove sono presenti vaste aree boschive e notevoli caratteristiche culturali presenti nel percorso.

In tema di cibo e turismo, la Sicilia ha promosso il settore gastronomico e la sua cultura per mezzo del grande evento Milano EXPO 2015. Durante il periodo, iniziato a maggio e concluso ad ottobre, la Sicilia ha aderito a diversi programmi promozionali. Un esempio è l’adesione al Cluster Bio-Mediterraneo, dove la regione siciliana, affiancata ad altri 12 paesi, ha celebrato e promosso la cultura mediterranea, le sue tradizioni alimentari ed enogastronomiche. Altri due progetti, “Sicilia Madre Terra” e “Le vie del gusto”, hanno avuto come obiettivo l’allestimento di vetrine promozionali per dare maggiore visibilità al comparto gastronomico, ai paesaggi di produzione agroalimentare di qualità, alle risorse naturalistiche e culturali, comprese gli ambienti rurali.

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