Nel 2005 ben il 36,8% dei turisti italiani si è affidato al passaparola per decidere la destinazione delle proprie vacanze.
Possiamo scomodare ricerche e pubblicazioni per confortarci riguardo all'importanza del passaparola di conoscenti e amici, ma basta fare un veloce esercizio per capirne gli effetti in prima persona: considerare il nostro comportamento ed i nostri ultimi acquisti.
Ormai il mercato offre un grande ventaglio di servizi proposti, attraverso diversi canali informativi, difficile non provare un senso di inadeguatezza di fronte a scelte apparentemente semplici. Non siamo esperti, non avevamo considerato il problema fino a pochi istanti fa, ora davanti a noi una selva di offerte in cui è facile perdersi. Normalmente "il consumatore, prima dell'acquisto, può considerare solo pochi elementi, quali il prezzo, le caratteristiche delle strutture ricettive così come appaiono dalle immagini fotografiche sul catalogo. Egli avverte il rischio che il prodotto possa non soddisfare le sue attese oppure non valga il prezzo pagato."(Mario Grasso, Le imprese di viaggio – analisi strategica e politiche di marketing per il vantaggio competitivo, Franco Angeli, 2006)
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Il giudizio di un amico, di una persona fidata, un commento pubblicato su un Blog, sono strumenti che ci aiutano e completano un quadro altrimenti scarno di elementi su cui basare le nostre decisioni. Secondo la consulente di marketing americana Delia Passi "il modo migliore di incrementare le vendite è costituito dalle raccomandazioni dei clienti soddisfatti che si passano la voce". Il passaparola è una forma di pubblicità economica ed efficace che garantisce risultati migliori rispetto ad altri mezzi di comunicazione: i messaggi infatti risultano più credibili perché provengono da fonti indipendenti come gli stessi clienti del tuo agriturismo.
Il passaparola è attendibile ed efficace perché:
Il cliente soddisfatto è il tuo miglior testimonial.
Un cliente soddisfatto della propria vacanza è portato a parlarne in termini entusiasti con amici e conoscenti, motivandoli a provare la stessa esperienza. Il professor Dall'Ara afferma che "per stimolare il passaparola positivo bisogna darsi l'obiettivo di riuscire a soddisfare perfettamente le esigenze degli ospiti, ed imparare a gestire nel modo migliore le lamentele ed i reclami". Infatti se i problemi incontrati dagli ospiti non vengono trattati nel modo corretto si rischia di innescare il processo inverso, cioè un passaparola negativo, che a lungo andare potrebbe ripercuotersi in modo sfavorevole sull'immagine della tua struttura.
Le motivazioni che inducono il passaparola positivo.
Sono 3 le principali motivazioni che avviano il passaparola: