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Marketing dell'Agriturismo: analisi e strumenti per la valorizzazione e promozione dell’agriturismo

Marketing dell'Agriturismo: analisi e strumenti per la valorizzazione e promozione dell’agriturismo
di Marco Mantovani

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Facoltà di Economia
Corso di laurea in Scienze Turistiche
Tesi di Laurea in GESTIONE E MARKETING DEL TURISMO

Tesi di: Marco Mantovani
Relatore: Chiar.mo Prof. Massimo Rosati
Anno accademico 2007-2008

Introduzione

Negli ultimi decenni si è assistito, in Europa, ad un crescente interesse verso il turismo rurale, che ha portato ad un forte aumento della domanda di servizi e strutture finalizzate alla vacanza e/o soggiorni in campagna. Tutto ciò anche in risposta ad iniziative di valorizzazione turistica del territorio e del relativo patrimonio enogastronomico, realizzate in attuazione di programmi regionali, nazionali e comunitari che, nel contempo, hanno contribuito a diffondere una maggiore consapevolezza delle opportunità di sviluppo offerte da un uso sostenibile ed integrato delle risorse locali. Peraltro, tali iniziative hanno concorso a recuperare risorse che rischiavano di scomparire (produzioni agroalimentari tradizionali, ecc.), di degradarsi (paesaggio rurale, edifici rurali, monumenti, ecc.) e/o di rimanere sottoutilizzate.

Nell’ambito dell’offerta turistica in ambiente rurale, un ruolo determinante assumono le aziende agrituristiche che, nel panorama di tale tipologia di turismo, in Europa, costituiscono sul piano legislativo una specificità esclusivamente italiana. Ciò, com’è noto, è dovuto al particolare ordinamento che nel nostro Paese regolamenta la materia dell’agriturismo distinguendolo dal turismo rurale (senso stretto). Contemporaneamente si è assistito ad un ulteriore sviluppo del comparto, sempre più attento alle esigenze dei consumatori, che ha visto le aziende agrituristiche incamminarsi verso un percorso di qualità dei prodotti e/o dei servizi. Tutto ciò, in perfetta sintonia con una nuova cultura del consumo, sviluppatasi nell’ultimo decennio, che vede nei prodotti di un’agricoltura “non omologata” lo strumento di soddisfazione di una domanda sempre più articolata e segmentata e, nel contempo, l’elemento strategico di conservazione della ruralità e di sviluppo integrato del territorio.

È evidente, pertanto, che nelle strategie di differenziazione e di “attrazione” della clientela attuate dalle aziende agrituristiche un ruolo determinante assume l’offerta enogastronomica. Quest’ultima, orientata prevalentemente al ritorno alle vecchie tradizioni in contrasto con lo stile di vita moderno - basato su una preponderante presenza di cibi precotti e “veloci”- ha permesso di riscoprire un immenso patrimonio enogastronomico, rappresentando, nel contempo, anche uno strumento fondamentale di valorizzazione di prodotti tipici a lungo relegati nei mercati locali.

La creazione di valore aggiunto, conseguente a tale valorizzazione, dipende dalla capacità di azione dei soggetti in grado d’incidere sull’attribuzione del valore al sistema di produzione tipico locale, ossia, da un lato, le aziende in quanto soggetti attuatori della produzione e, dall'altro, i soggetti responsabili delle strategie di creazione di un contesto ambientale favorevole alla creazione/attribuzione di valore (istituzioni, enti locali, consorzi di tutela, ecc.).

Un contributo significativo alla valorizzazione delle produzioni tipiche può derivare sicuramente dalle iniziative di promozione del turismo in aree rurali, in generale, e del turismo enogastronomico, in particolare. Questa forma di turismo, motivo principale allo spostamento di fasce di utenti sempre più ampie, ha attirato l’attenzione degli operatori turistici, sensibili all’evoluzione delle tendenze della domanda, che attraverso proposte di “pacchetti enogastronomici”, mirano non solo a far gustare i prodotti tipici ma anche a legarli alle tradizioni culturali locali, anche in cucina.

Nei viaggi enogastronomici, non sono rare, pertanto, lezioni di cucina ai turisti, visite alle cantine vinicole per la degustazione e per apprendere le fasi della lavorazione, visite ai frantoi per assistere alla spremitura delle olive. Quanto detto permette di comprendere l’importanza di effettuare uno studio più dettagliato del settore agrituristico italiano, tenendo conto anche delle potenzialità del rinomato patrimonio enogastronomico .

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