La domanda turistica è estremamente ampia e variegata ed una sua analisi in termini di variabili qualitative e quantitative è fondamentale per poter apportare miglioramenti nell'articolazione dell'offerta e nell'eventuale impostazione delle differenti politiche di intervento.
Al fine di analizzare correttamente la domanda turistica è necessario dare una definizione precisa del fenomeno turistico e dei turisti. Esistono diverse definizioni di turismo. Tra le prime vi è quella di Jafari1 che definisce: “il turismo come lo studio dell'uomo (il turista) al di fuori del suo ambiente usuale, delle infrastrutture e del mondo ordinario (non turistico) e non ordinario (turistico) nei loro rapporti dialettici”.Un'altra definizione è quella data da Brikart2 e Medlik:3 per i quali “sono turismo tutte le relazioni e i fenomeni legati con il soggiorno di stranieri in una località in cui essi non esercitano un importante, permanente o temporanea, attività remunerata.” Nel 1937 la Società delle Nazioni ha definito” turista un soggetto che trascorre un periodo di almeno 24 ore in un Paese diverso da quello abituale di residenza.” Un forte impulso per una precisa e corretta definizione di turismo è stata data dall'ONU e dal World Tourism Organization(WTO) che hanno spezzato l'identità tra turismo e attività di vacanza per inserire le attività turistiche nel contesto più generale della mobilità della popolazione.4La definizione data da questi due organismi: “il turismo comprende le attività delle persone che viaggiano e soggiornano al di fuori del proprio ambiente abituale per meno di 12 mesi consecutivi ed il cui scopo principale del viaggio sia diverso rispetto all'esercizio di un'attività remunerata all'interno del luogo visitato.” Affinche´ si abbia turismo è necessaria quindi, la presenza di tre elementi:
In riferimento alla durata dell'allontanamento si distinguono le figure del turista cioè un visitatore che trascorre almeno una notte nel luogo visitato e dell'escursionista ovvero un visitatore che non trascorre neppure una notte nel luogo visitato. Il turismo di vacanza comporta almeno 4 giorni e 4 notti consecutive di permanenza al di fuori della propria abitazione e dai luoghi frequentati abitualmente, mentre si parla di breve turismo di vacanza se la permanenza è inferiore al limite suddetto, ma comunque superiore ad una notte.
Il fenomeno turistico puo` essere analizzato utilizzando diversi parametri, pertanto non esiste una unica tipologia di turismo ma una classificazione articolata in base:
Una delle principali peculiarità del prodotto turistico consiste nella sua trasversalità, per cui esso non è la risultante solo delle attività strettamente turistiche, ma anche di un insieme di attività complementari e collaterali che coinvolgono molteplici e differenti operatori. Alla formazione del prodotto turistico concorrono inoltre fattori di natura non strettamente economica, quali le risorse e le attrattive dell'ambiente naturale, le caratteristiche storiche, artistiche, culturali, le tradizioni e i costumi..L'offerta turistica è quindi una combinazione di diversi elementi raggruppabili in quattro macro-aree:
Tra gli operatori pubblici vanno ricordate le Aziende di promozione turistica (Apt), gli uffici d'informazione turistica, le pro loco, gli enti fiera mentre appartengono agli operatori privati le associazioni ambientaliste, di categoria, di tutela del consumatore, le varie sociètà operanti nel settore e la stessa comunità locale.
La non coincidenza tra localizzazione della domanda e dell'offerta rende necessaria l'esistenza di strutture e di operatori che fungano da legame tra i due sistemi. Si tratta di:
Possono essere sia interni all'area territoriale meta del soggiorno, sia esterni, capaci cioè di mettere in collegamento località non confinanti. L'esistenza e la capacità di carico di tali vettori sono condizione fondamentale per un'efficace ed efficiente promozione turistica del territorio.
L'importanza strategica del comparto enogastronomico quale segmento ben definito del fenomeno turistico è andata progressivamente crescendo nel corso degli anni in Italia.
Da componente trasversale ad ogni tipologia di turismo, l'enogastronomia si è oggi affermata come motivazione principale dello spostamento di certe fasce di utenti, collocandosi a tutti gli effetti fra i cosiddetti “turismi emergenti”.
Tuttavia si assiste ancora ad una imprecisa messa a fuoco del concetto di turismo enogastronomico, che viene spesso ricondotto alla sola ricerca di prodotti e cibi tipici mettendo in secondo piano la conoscenza delle motivazioni che spingono il turista all'esperienza enogastronomica per il quale risulta invece essere fondamentale la scoperta del territorio e delle risorse culturali,artistiche e storiche in esso presenti.
Un turismo culturale a tutti gli effetti quindi, in cui non solo si ha la possibilità di conoscere il territorio ma anche di viverlo,entrando in contatto con le sue genti e con le sensazioni che evoca.