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Prodotti tipici e turismo enogastronomico per la valorizzazione del territorio

Prodotti tipici e turismo enogastronomico per la valorizzazione del territorio
di Dora Dimartino

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
Facoltà di Economia
Corso di laurea in Economia e Gestione delle Imprese Turistiche

Prova finale di: Dora Dimartino
Docente di riferimento: Prof.ssa P. Parisi
Anno accademico 2008-2009

3.2 - Il ruolo delle Associazioni

Allo sviluppo del turismo del vino hanno dato un contributo molto importante due associazioni: l'Associazione Città del Vino e il Movimento Turismo del Vino.
Nata nel 1987 dalla passione di un primo gruppo di 39 Sindaci, convinti già allora dell'importanza strategica di cominciare quella battaglia per la qualità, per quella qualità a 360 gradi e non soltanto limitatamente al vino, oggi riconosciuta da tutti come la più grande ricchezza del nostro Paese, le Città del Vino rappresentano un circuito di oltre 569 enti locali, idealmente un itinerario attraverso l'Italia dei borghi storici, delle città d'arte, di mare o di montagna e di ogni singola Città con una storia enogastronomica da raccontare.

Una rete di Comuni, Province, Parchi e Comunità Montane a vocazione vitivinicola, capaci insieme di mettere in campo sul territorio nazionale una massa critica di oltre 4.000 alberghi (per circa 142.000 posti letto complessivi), 1.500 Aziende agrituristiche (18.000 i posti letto), 189 campeggi, centinaia di ristoranti, enoteche e cantine di qualità. In tutto una superficie di oltre 200.000 ettari di vigneti tutti iscritti alle Doc e alle Docg, pari ai 4/5 dei vigneti italiani a denominazione d'origine.
Un percorso di formazione e informazione per il buon governo dei territori che ne ha fatto la prima Associazione di enti locali per numero di soci dopo l'AnciTutela del particolare, rete globale.

Negli anni sono molti i Comuni, i paesi e le città, che hanno aderito all'Associazione: soprattutto i più piccoli, quelli che danno nome ad un vino, che producono nel proprio territorio vini a denominazione di origine e che sono legati al vino per storia, tradizione, cultura e per i quali ruralità ed enogastronomia insieme, sempre più hanno costituito la vera occasione per una nuova sostenibilità dei territori.

Ma anche città come Roma, Firenze, Trapani, dimostrando la bontà del progetto di Città del Vino, di farsi rete, tessuto interconnettivo capace di legare a doppio filo Amministrazioni, filiere produttive, incoming turistico e sostenibilità territoriale.

Città del Vino promuove e coordina progetti finalizzati a valorizzare le risorse ambientali, culturali, agroalimentari dei Comuni associati, delle regioni e del Paese nel suo insieme.

Collabora con i principali enti pubblici, associazioni di categoria, ambientaliste e culturali per diffondere la cultura della qualità, del rispetto per l'ambiente e del benessere alimentare.

Città del Vino partecipa alla gestione di progetti europei per lo sviluppo del turismo enogastronomico e in Italia promuove adeguate politiche di sviluppo per i territori del vino.

Città del Vino sempre più si sta specializzando come un centro di comunicazione e promozione delle attività e delle risorse culturali dei territori associati.

Edita un mensile, Terre del Vino, specializzato in turismo enogastronomico; pubblica guide e libri.

Informa costantemente i mass media e il grande pubblico attraverso il portale Internet e un ufficio stampa e comunicazione specializzato.

Organizza inoltre eventi, seminari di approfondimento, corsi di formazione promuovendo in Italia e all'estero lo sviluppo del turismo enogastronomico, che considera una risorsa culturale ed economica di grandi potenzialità. Anche per questo edita ormai da anni, in collaborazione con il Censis, l'Osservatorio sul Turismo del Vino, uno strumento di lavoro esclusivo per gli addetti del settore: operatori e amministratori pubblici, aziende private, agenzie di viaggio, mass media.

Città del Vino promuove lo sviluppo delle Strade del Vino attraverso formazione, guide, pubblicazioni e un Centro Studi e Servizi per la consulenza specializzata.
Il Movimento Turismo del Vino nasce nel 1993 con l'obiettivo di promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Per questo, nello stesso anno, si inaugura anche la giornata di Cantine Aperte che, in quindici anni, ha portato l'Italia ad avere circa quattro milioni di enoturisti, con una prospettiva di crescita annua dell'8%. Ai cosiddetti turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l'attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall'altra, offrire un esempio di come si puo` fare impresa nel rispetto delle tradizioni,e della salvaguardia dell'ambiente.

Al contempo, il Movimento Turismo del Vino mira a favorire un crescente prestigio delle cantine aderenti e nuove prospettive di sviluppo economico. L'Associazione annovera attualmente più di 1.000 fra le più prestigiose Cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica.

Fra i diversi eventi organizzati dal Movimento Turismo del Vino citiamo: Calici di stelle, Benvenuta vendemmia, Cantine Aperte.

Calici di stelle” il tradizionale appuntamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino che, inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell'anno, offre ai turisti la possibilità di godersi “la pioggia di lacrime di San Lorenzo” in compagnia di un vino di qualità.

Il 10 agosto, nei centri storici e nelle piazze italiane, tra corti d'insospettata bellezza e castelli, gli enoturisti appassionati del buon bere, possono degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l'evento.

Le stelle cadenti rinsaldano lo straordinario connubio fra vino e arte, offrendo accanto alle degustazioni magistralmente guidate da abili sommelier e famosi enologi italiani, una ricca serie d'iniziative che allieteranno piacevolmente con concerti di musica jazz e classica, cortei storici, performance teatrali e giochi pirici, i tanti turisti italiani e stranieri che scelgono un nuovo concetto di vacanza estiva alla scoperta delle città d'arte.

Benvenuta Vendemmia nasce dalla volontà di riscoprire e rivivere nelle campagne la straordinaria atmosfera di festa legata al periodo della raccolta, ha portato il Movimento Turismo del Vino a dedicare una domenica del mese di settembre, tradizionalmente legato alla vendemmia, a celebrarne la festa con Benvenuta Vendemmia in momento strategico e fortemente significativo della stagione vinicola.

Nel rispetto assoluto delle fasi di lavorazione che caratterizzano il periodo, Benvenuta Vendemmia, come Cantine Aperte, è l'occasione ideale per aprire le porte delle aziende e far assistere turisti e visitatori alle fasi topiche del ciclo di produzione, coinvolgendoli direttamente attraverso passeggiate fra i vigneti, visite alle aziende, degustazioni dei prodotti tipici abbinati ai vini di produzione.

L'organizzazione di momenti ricreativi quali spettacoli folcloristici, mostre di attrezzi enologici, degustazioni di prodotti tipici realizzati direttamente in azienda, darà vita ad una vera “festa della vendemmia”, che contribuisce al massimo coinvolgimento di appassionati ed esperti, consentendo ad ognuno di approfondire il proprio rapporto con il territorio e le sue risorse.

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