La Strada del vino costituisce un efficace strumento di organizzazione e di sviluppo del turismo del vino, in connessione con le risorse culturali e naturalistiche, e con l'organizzazione turistica e commerciale dei territori dove è presente una rilevante produzione vitivinicola.
Le strade del vino sono disciplinate dalla legge dello Stato (L.27 luglio 1999,n 268) e da leggi regionali.
Le Strade del vino sono definite come “...Percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole o associate aperte al pubblico”.
Si caratterizzano nella forma di percorso che si snoda all'interno di un territorio al fine di valorizzarne non semplicemente le aziende di produzione, ma anche le specificità naturali, ambientali, culturali, le tradizioni e così via.
Esse contribuiscono a delineare un sistema integrato di offerta turistica che si snoda per un intero itinerario lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili (vigneti, aziende, cantine) e attività imprenditoriali collegate (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche, ecc...). Non si tratta, pertanto, esclusivamente dell'indicazione di un itinerario, ma dell'individuazione di un mezzo per leggere il territorio, per decodificarlo, e in definitiva per comprenderne i valori e le identità distintive in senso ampio o non con esclusivo riferimento ai prodotti.
Cio` che diviene determinante per il funzionamento di una Strada, sono gli obiettivi che si intendono perseguire e le modalità con cui renderli condivisi da tutti gli aderenti. Tra queste, alcune possono assumere una valenza strategica determinante ai fini del successo di una Strada del vino:
Il Censis servizi stima in circa 4 milioni gli enoturisti in giro per le Strade del vino, per un giro d'affari di circa 2500 milioni destinato a raddoppiare nei prossimi 10 anni.
I territori attraversati dalle Strade dei vini si stanno imponendo come i più credibili custodi della cultura del vino, che si esprime attraverso pratiche culturali, metodi di vinificazione, presenza di vitigni antichi, identità di un paesaggio, carattere di una popolazione e anche attraverso la qualità del prodotto e la capacità di fare accoglienza. Dall'integrazione di una serie di dati, rilevati da diverse fonti autorevoli si possono evidenziare alcuni elementi dinamici che consentono si riassumere alcuni aspetti in maniera sintetica:
Il 42% degli italiani sceglie una vacanza breve di 1-3 giorni.
Per quanto concerne la legge sulle Strade del vino in Sicilia, quest'ultime risultano disciplinate dalla legge regionale n 5/2002 che definisce le Strade del vino come: ”itinerari turistici lungo i quali insistono vigneti, cantine di aziende agricole, enoteche, musei della vite e del vino, centri di informazione e accoglienza, aziende specializzate in produzioni tipiche e di qualità, strutture turistico ricettive, valori culturali e ambientali. Nell'ambito delle Strade o delle rotte del vino la continuità territoriale fra la costa e la fascia costiera è assicurata mediante l' apposizione del simbolo identificativo della Strada e l'istituzione di centri di informazione e accoglienza sui mezzi di trasporto marittimi pubblici e privati nei porti”.