Oggi si concorda sul fatto che la temperatura globale non debba superare i due gradi rispetto alle medie precedenti la Rivoluzione Industriale, il che rappresenta il tetto massimo per evitare che effetti catastrofici si verifichino di frequente, in tutto il mondo. Per molti esercizi ricettivi, ciò richiede una riduzione delle emissioni globali del 50-80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2010. Dalle analisi svolte dall’Associazione Internazionale del Turismo (ITP), le emissioni di gas serra dovranno essere ridotte del 66% entro il 2030 (ancora rispetto ai livelli del 2010) e del 90% entro il 2050.
Per mitigare il cambiamento climatico e raggiungere l’obiettivo, l’ITP propone quanto segue:
Non si può fare a meno di notare gli effetti odierni del cambiamento climatico, perciò è necessario che le imprese agiscano ora. Il settore dell’ospitalità cresce di anno in anno con l’aumento della domanda turistica globale. Da una parte, questa crescita può portare benefici economici, ma dall’altra ciò non dovrà equivalere a un aumento delle emissioni di CO2.
Dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) si evince che, nel 2018, gli esercizi ricettivi italiani hanno raggiunto un nuovo massimo storico, con circa 428,8 milioni di presenze e 128,1 milioni di arrivi, superando il picco già raggiunto nel 2017. Così l’Italia si posiziona al terzo posto come Paese in Europa per numero di presenze, dopo Spagna e Francia. Tuttavia, date le recenti circostanze legate alla pandemia, i dati dell’anno 2020 mostreranno una tendenza differente per ciò che concerne il numero dei viaggiatori.
Infatti, sempre secondo l’ISTAT, gli effetti del COVID-19 rendono ancora più evidente la rilevanza economica del turismo; probabilmente, l’improvvisa e drastica contrazione dei flussi avrà impatti significativi sul PIL italiano e conseguenze sulle imprese del settore.13 In queste condizioni, affinché si possa presentare una ripresa, sarà necessario impostare nuovamente il concetto di ospitalità, tenendo conto anche della tutela per la salute sia dei viaggiatori, sia della comunità ospitante.
In questo frangente, Giovannini et al. propongono “di cogliere la palla al balzo”, cercando non di ritornare alla condizione di pre-crisi, bensì di progettare interventi per indirizzare lo sviluppo verso un percorso più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Per i servizi di accoglienza, questo si può tradurre come una nuova organizzazione degli alloggi con criteri che tengono conto di un valore condiviso, cioè della possibilità di sviluppare l’economia delle imprese attraverso la produzione di un beneficio per la società e per l’ambiente.
Per intendere il tipo di ospitalità che può contribuire alla realizzazione di una resilienza, sono stati intervistati i responsabili di Ecobnb Srl, che, in parte, si può descrivere come un motore di ricerca per cercare e prenotare alloggi con la peculiarità di protezione dell’ecosistema. Alle seguenti domande ha risposto Silvia Ombellini, che con Simone Riccardi ha fondato e gestisce la società sopra-citata.
Carlo (C): Secondo voi, oggi, cosa vuol dire fare turismo sostenibile?
Silvia (S): Viaggiare tenendo in considerazione i tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale, economica. Dalla scelta della destinazione, al mezzo di trasporto utilizzato, dalla scelta della struttura ricettiva in cui soggiornare, fino agli acquisti durante il viaggio… Le nostre scelte possono fare la differenza per ridurre le emissioni di CO2 e proteggere la natura, arricchire i luoghi che visitiamo e le economie locali.
C: Cosa significa promuovere un alloggio sostenibile?
S: Penso che per promuovere una struttura ricettiva eco-sostenibile sia indispensabile:
- Creare consapevolezza: far conoscere alle persone i problemi legati alle emissioni di carbonio e ai cambiamenti climatici, creare consapevolezza su quanto ogni piccola azione quotidiana, anche in vacanza, possa fare la differenza.
- Comunicare in modo trasparente: far conoscere in modo chiaro, semplice e immediato quali sono le scelte di sostenibilità adottate dalla struttura ricettiva e perché sono importanti. Allo stesso tempo essere molto trasparente sull’esperienza proposta dalla struttura ricettiva, su quello che il viaggiatore può aspettarsi.
- Far conoscere i vantaggi per il pianeta: scegliendo di prenotare una struttura ricettiva eco-sostenibile rispetto ad una struttura tradizionale si risparmia acqua, si riducono le emissioni di CO2, ma soprattutto si promuovono realtà virtuose che hanno investito nella sostenibilità (energia pulita, bioarchitettura, ecc.), che rappresentano il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
Quindi, scegliere un alloggio eco-sostenibile per la propria vacanza è una scelta responsabile. Non solo si riduce l’impatto ambientale del viaggio, ma si investe in un settore più etico, alimentandone gli ingranaggi e supportandolo nell’acquisizione di quote di mercato. Inoltre, le strutture sono spesso immerse in contesti naturalistici, dove si può stimolare la conoscenza sul tema della sostenibilità e sul complesso ecologico.
Anche gli albergatori si sono concentrati sul rilievo della sostenibilità in relazione alle varie operazioni di accoglienza, quindi comprendendo l’impatto ambientale, economico e sociale di quest’ultime. Nei decenni passati, il settore dell’ospitalità ha avuto un riscontro drammatico, dato il consumo di energia eccessivo, l’eccedenza di beni di consumo, e la produzione in grande quantità di rifiuti liquidi e solidi. In particolar modo, ancora oggi gli alberghi consumano molta elettricità per l’illuminazione, abbondante gas per le cucine, ed energia non rinnovabile per altre esigenze. Molta acqua viene utilizzata per i bagni e per la lavanderia, oltre che per altre operazioni generali (es. irrigazione dei giardini). Le rimanenze alimentari sono scartate su larga misura. Altri rifiuti ancora sono generati dallo smaltimento di batterie, lampadine, e forniture obsolete.
Dal punto di vista economico, è ancora comune pensare che le operazioni ecologiche siano costose, e che gli ospiti non siano interessati alla sostenibilità. Invece, i recenti progressi tecnologici, soprattutto quelli legati alle fonti di energia rinnovabili (es. solare) possono essere impiagati per migliorare non solo l’impatto ambientale, ma anche l’economia delle imprese. Infatti, molte di queste tecnologie sono già state adottate per risparmiare sulla spesa aziendale. Anche sul fronte sociale si può dire che ci sia stato un cambiamento negli ultimi tempi, come dimostrano vari programmi di responsabilità sociale d’impresa (CSR), lo sviluppo di progetti delle comunità limitrofe con le economie aziendali, e anche un’architettura più attenta alle caratteristiche locali, per cui molti edifici sono stati ristrutturati in armonia con il territorio.
Man mano che gli albergatori e i gestori di altri esercizi ricettivi cominciano a rendersi conto di poter offrire un’esperienza che integra elementi naturali e caratteristiche socioculturali, e dato che sempre più viaggiatori ricercano soluzioni di viaggio per un benessere condiviso, si può confermare uno sviluppo dell’ospitalità sostenibile. Seppur le recenti difficoltà, le tendenze mostrano che questo tipo di valore è in costante ascesa, perciò si prospetta un panorama più verde.