LUISS Guido Carli
Libera Università Internazionale degli Studi Sociali
Dipartimento di Scienze Politiche
Cattedra di Comunicazione d’impresa e Gestione delle risorse umane
Relatore: Chiarissimo prof. Antonio Cocozza
Anno Accademico: 2016/2017
Il processo comunicativo, a prescindere dalle modalità che lo strutturano, ha come unico obiettivo il successo del trasferimento dei contenuti del nostro messaggio; se ciò avviene si parla di comunicazione efficace. Nel manuale «Effective Public Relations» (1953), il professor Scott M. Cutlip della University of Winsconsin identificò 7 elementi che concorrono a creare una comunicazione efficace:
- Completezza di tutte le informazioni necessarie
- Concisione trasmissione di informazioni fondamentalisenza ripetizioni o ridondanze
- Considerazione del ricevente
- Concretezza con dati e fatti
- Cortesia: assenza di aggressione o forzature, rispetto di valori e culture altrui
- Chiarezza: specificità del messaggio e terminologia appropriata
- Correttezza grammaticale e sintattica
Nel corso del tempo, tale elenco è stato adattato a diversi contesti, integrandolo con elementi, come credibilità, contesto o coerenza; tuttavia, questi "nuovi" elementi sono, in realtà, semplicemente derivati delle sette caratteristiche principali. Partendo dai suddetti elementi, è necessario capire come costruire una comunicazione efficace. I principi a cui l’azienda deve ispirarsi sono soggettivi e contestuali, tuttavia è possibile indicarne alcuni generici: - Principio di esistenza: una strategia comunicativa deve essere documentata e conosciuta da tutti gli attori coinvolti, interni edesterni.
- Principio di differenziazione: ogni azienda deve avere una personalità esclusiva, un brand forte, perché solo così potrà emergere tra i competitors.
- Principio di continuità: una strategia comunicativa deve essere concepita per durare nel tempo.
- Principio di chiarezza: una strategia comunicativa che si rispetti deve essere semplice e immediata, deve cioè andare dritta al punto, senza meccanismi troppo contorti o addirittura incomprensibili. I messaggi devono essere recepiti correttamente da tutti gli interlocutori.
- Principio di realismo: non bisogna fissare obiettivi troppo ambiziosi rispetto ai mezzi di cui si dispone. Piedi per terra sempre e comunque. Per raggiungere grandi mete bisogna lavorare con umiltà passo dopo passo, lasciando da parte le manie di grandezza.
- Principio di flessibilità: una buona strategia deve essere in grado di adattarsi ai diversi mezzi esistenti, come TV, stampa, radio, Web, Social, e alle diverse forme di comunicazione attuabili, come pubbliche relazioni, promozioni o pubblicità.
- Principio di coerenza: ogni strategia di comunicazione deve essere coerente alla mission e alla vision aziendale, se davvero vuole creare un’identità aziendale forte e riconoscibile.