Negli ultimi dieci anni uno dei settori che ha avuto la crescita maggiore a livello mondiale è il turismo. Infatti, la spesa dei turisti per i viaggi all'estero è raddoppiata e si prevede che nei prossimi dieci anni aumenti ulteriormente del 50%. Anche in Italia il turismo gioca un ruolo rilevante all'interno del panorama economico. Oltre ad esprimere un potenziale notevole per ciò che riguarda la comunicazione e l'integrazione culturale, il turismo offre grandi opportunità per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico internazionale e nello specifico italiano. Ma non solo. Il contributo del turismo al prodotto interno lordo ammonta ad oltre 130 miliardi di euro (il 9% della produzione nazionale) occupando ben 2,2 milioni di addenti operanti nel settore. Tuttavia, il mercato turistico italiano ha risentito notevolmente della crisi economica mondiale, colpendo tutti in modo trasversale: età, sesso, professione. Le categorie che hanno risentito maggiormente della crisi sono le famiglie più giovani. Le ragioni per le quali il turismo in Italia ha subito un calo drastico di presenze sono preoccupanti e risultano essere di natura strutturale:
- il 60% degli italiani non fa neppure un giorno di vacanza;
- la propensione a fare vacanza è tornata ai livelli degli anni 90 per alcune categorie sociali e fasce di popolazione;
- aumento e ritorno alla stagionalità: ritorno alla vacanza lunga, ad un modello di mono- vacanza (anni 70) estiva di preferenza balneare.
Per fare in modo che il turismo generi un reale contributo per la crescita del nostro Paese, risulta necessario intraprendere un impegno comune, coinvolgendo gli attori pubblici e privati in un'opera di risanamento del settore, che preveda interessi mirati volti allo sviluppo delle risorse e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano.