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Turismo rurale e Agriturismo - Per un'analisi dell'area Alpago-Cansiglio

Turismo rurale e Agriturismo - Per un'analisi dell'area Alpago-Cansiglio
di Sommacal Veronica

UNIVERSITÀ CA' FOSCAR DI VENEZIA
Facoltà di Economia
Corso di laurea triennale in Economia e gestione dei servizi turistici

Tesi di: Sommacal Veronica
Relatore: Prof. Bernardi Ulderico
Anno accademico 2000-2001

1.1 - Un tentativo di definizione

Nel cercare di delineare le caratteristiche di una tipologia di turismo, la prima necessita` che si presenta e` capire quali sono i confini di questa categoria, e che cosa essa comprenda. Analizzando il turismo rurale, emerge subito la mancanza di una definizione concreta comunemente accettata, che delinei questa forma di turismo rispetto ad altre tipologie di turismo che con essa condividono spazi e attrattive.

Infatti, si parla spesso di turismo rurale, ecoturismo, agriturismo, senza individuare le peculiarita` di ogni categoria, ma semplicemente ponendo in evidenza come queste forme di turismo siano considerate delle tipologie di attivita` "sostenibili", che permettono un contatto piu` equilibrato fra il territorio e il turista.

Per questo motivo, l'obiettivo di questo capitolo sara` quello di capire quali sono le caratteristiche del fenomeno, in modo da inquadrare l'argomento di studio rispetto ad altre forme di turismo.
Innanzitutto, la principale difficolta` riscontrata consiste nel fatto che il turismo rurale si avvicina alle altre tipologie di turismo sopra indicate, perche´ si verifica una concomitanza nell'uso degli spazi, delle risorse sul territorio e delle strutture ricettive.

Per il turista, l'obiettivo della vacanza e` di cercare un approccio con il territorio, e questo si realizza attraverso le sue diverse caratteristiche ambientali, sociali, culturali, ed e` difficile stabilire quale di questi aspetti prevalga sugli altri, perche´ essi fanno tutti parte della realta` locale e coesistono normalmente.

Nel tentativo di chiarire le diverse posizioni in materia e` utile ricordare un aspetto essenziale del fenomeno "rurale":

"Cosa rimane allora della ruralita` del nostro Paese....Ci rimangono due grandi
eredita`, da gestire e far fruttare per il presente e per il futuro: la prima, di ordine
fisico, e` lo spazio, la seconda, di ordine culturale, e` il patrimonio delle tradizioni"

Per questo, si puo` dire che, mentre alcuni autori definiscono il turismo rurale in base al territorio nel quale si svolge, altri tentano di verificare quali sono le motivazioni dei turisti nello scegliere una vacanza rurale.

Identificando il turismo rurale in base allo spazio nel quale si sviluppa, esso viene definito come un turismo residuale, che viene praticato "in un'area geografica che non e` ne´ il mare, ne´ l'alta montagna, ne´ la citta`: e` il turismo dell'entroterra, nelle campagne e nei paesi", insomma un turismo che si sviluppa in ambiti non solitamente utilizzati dal turismo cosiddetto "di massa", e che sono rimasti in gran parte ambienti agricoli, spesso con uno sviluppo economico limitato e una densita` demografica bassa.

Ma e` impossibile chiarire il concetto di turismo rurale solo riferendosi allo spazio rurale, perche´ esso non e` esclusivo di questa forma di turismo. Infatti nulla vieta che venga praticato ad esempio l'ecoturismo nella medesima area, perche´ essa dispone di attrattive naturalistiche rilevanti.

Per questo motivo e` essenziale soffermarsi anche sulle motivazioni del turismo rurale.

Simonicca fa rientrare il turismo rurale nella categoria del "turismo alternativo", o con finalita` sostenibili, nel quale il turista si rapporta attivamente con altri ambienti socio-culturali o naturali diversi rispetto a quelli nei quali vive, cercando di instaurare degli impatti positivi sul territorio.

L'autore afferma anche che nelle aree di campagna si possono individuare sia l'ecoturismo, sia il turismo rurale; quest'ultimo sarebbe composto da due tipologie concomitanti: il turismo della natura (che prevede visite in aree naturalistiche protette, foreste, parchi naturali), e il turismo propriamente rurale, che egli suddivide in agriturismo e turismo in comunita` non agricole.

Di queste tipologie concomitanti spazialmente, egli intende l'ecoturismo come

"un'attivita` di tempo libero passato lontano da casa e con viaggio che si caratterizza per quattro tratti: scelta di aree a dimensione di piccola scala, alloggiamento presso famiglie, stretto rispetto dell'ambiente, zone con autogoverno locale. E' un'attivita` che rifiuta (o tende a rifiutare) criteri e condizioni tipiche dei resorts di massa e della "bolla turistica", ossia le attrattive note e congestionate, l'alloggiamento in hotel costruiti ad hoc, la fruizione di servizi e beni commercializzati e seriali, in genere gestiti da esterni".

Altri autori evidenziano come l'ecoturismo abbia delle caratteristiche piu` prettamente legate alla natura, infatti viene individuato come quel segmento di turismo che si rivolge ad aree naturali, protette e non, che realizza pratiche sostenibili per l'ambiente e che e` improntato a criteri di educazione dei turisti stessi nei confronti delle risorse che essi visitano.

Considerando il turismo rurale genericamente inteso (turismo rurale vero e proprio e turismo della natura) Simonicca individua gli attori di domanda e di offerta. L'attore di domanda e` un visitatore che "visita luoghi diversi da quelli quotidiani in zone non densamente popolate, a conduzione economica prevalentemente agricola e con strutture sociali tradizionali; le motivazioni sono la ricerca di pace, tranquillita`, scenari, contatti sociali a dimensione umana”.

Mentre l'offerta prevede che i turisti siano ospitati in una zona rurale da un residente locale, con forme di alloggiamento particolare, ad esempio in fattorie, e con la possibilita` di intraprendere delle attivita` quali la bicicletta, la pesca, il maneggio.

In questo modo non esisterebbe un confine netto fra ecoturismo e turismo rurale, e, a riprova di questo, si esprimono anche altri autori, definendo il turismo rurale come l'anello di congiunzione fra l'ecoturismo e il turismo sostenibile, perche´ esso viene organizzato in spazi naturali poco modificati dall'azione umana, ma che nello stesso tempo sono abitati da comunita` tradizionali.

Attraverso questo tipo di turismo e` possibile sviluppare degli impatti di carattere positivo sia sull'ambiente naturale che su quello sociale, e per questo il turismo rurale e` visto come una tipologia intermedia fra l'ecoturismo, piu` prettamente rivolto agli spazi naturali, e il turismo sostenibile genericamente inteso.

In definitiva e` difficile indicare dei confini netti di separazione fra il turismo rurale e altre forme di turismo sostenibile che si sviluppano nell'ambiente rurale.

Proprio per questo motivo, il lavoro di questo capitolo sara` impostato in modo da verificare le caratteristiche del turismo rurale, nella consapevolezza che, non esistendo specifici confini con altre tipologie di turismo, l'analisi potra` interessare aspetti inerenti anche altre categorie. La ricerca verra` realizzata attraverso l'analisi dello spazio utilizzato e delle attrattive esistenti nell'ambiente rurale. Inoltre si analizzera` il mercato turistico "rurale", identificando le peculiarita` della domanda e dell'offerta.

Nel capitolo successivo verra` approfondito un aspetto del turismo rurale che al momento attuale risulta piu` facilmente analizzabile: il fenomeno agrituristico. Infatti, nel caso italiano, e` facile distinguere le caratteristiche dell'agriturismo dalle altre forme di turismo in ambito rurale, perche´ esso ha una sua specifica disciplina, composta da una legge dello Stato, la 730/85, e dalle leggi regionali, mentre manca una disciplina apposita per il turismo rurale. Successivamente si analizzeranno le caratteristiche di questo mercato turistico a livello locale, cercando di inquadrare alcuni aspetti e problematiche del turismo rurale nell'area dell'Alpago-Cansiglio, in provincia di Belluno.

A conclusione di questo lavoro verranno esposte delle riflessioni sul fenomeno del turismo rurale, che scaturiscono dall'analisi effettuata.

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