Il turismo è una medaglia a due facce: se progettato e gestito secondo i criteri di sostenibilità può essere il fattore determinante per la crescita economica, il benessere della popolazione residente, la tutela e la valorizzazione delle risorse e dell'identità della destinazione, lo scambio culturale, l'arricchimento e la comprensione reciproca tra turisti e residenti, o, in caso di mancato rispetto dei canoni dello sviluppo sostenibile, una miccia che può innescare un processo di distruzione pressochè irreversibile della destinazione ospitante con tutte le sue sfaccettature e un mezzo per impoverire culturalmente persino i turisti. Vari organi internazionali hanno provveduto a tracciare in
tempi diversi linee guida utili attuabili non solo da operatori turistici ma anche dai turisti stessi.
E' possibile, inoltre, elaborare qualche consiglio che anche il turista enogastronomico può mettere il pratica per diventare il protagonista di una esperienza autentica, che arricchisca e sia rispettosa dei territori, delle risorse, dei produttori e dei prodotti, dei residenti, ecc. Ecco, dunque, alcune note in merito che aziende, amministratori ed addetti all'accoglienza potranno provvedere a trasmettere al turista.
Il turista enogastronomico dovrebbe:
a) prima della partenza
interrogarsi sulle aspettative e sulle reali motivazioni del proprio viaggio in modo da effettuare scelte consapevoli e coerenti;
chiedere e cercare informazioni non solo sugli aspetti logistici del viaggio ma anche sull'ambiente naturale, sociale, culturale, produttivo e sullo spirito del luogo che intende visitare;
chiedere garanzie sulla qualità e sulla sostenibilità del viaggio, prediligendo strutture ben inserite nel paesaggio e rispettose dell'ambiente;
interessarsi e rendersi disponibili eventualmente ad incontri, anche a carattere tecnico per adeguare la sua preparazione e per godere appieno dell'esperienza del viaggio;
b) durante la visita
osservare criticamente, vivere e condividere lo spirito del luogo, concedersi il tempo necessario per comprendere il contesto della visita, essere disponibile ed aperto verso lo scambio culturale;
essere cosciente del proprio ruolo di visitatore e consumatore di un prodotto turistico;
ridurre al minimo i danni dell'impatto prodotto dalla sua presenza nelle aziende e nel territorio di produzione;
considerare positivo condividere i vari aspetti della vita quotidiana locale, non chiedere privilegi o pratiche che possano causare impatto negativo;
se si effettuano foto e/o video assicurarsi il consenso della persona ripersa;
cercare per i propri souvenirs prodotti che siano la manifestazione della cultura locale salvaguardandone l'identità
rispettare l'ambiente e il patrimonio storico, monumentale e gastronomico limitando anche la produzione dei rifiuti;
c) dopo il viaggio
Da ultimo, talvolta si dovrebbe scegliere di non partire: il viaggio non deve mai diventare routine.