Questo tipo di funzioni si concretizzano nella somministrazione a determinati individui di attività formazione o educazione aventi per oggetto l’agricoltura. In base a chi sono rivolte e a seconda del contenuto formativo, le funzioni sociali possono essere considerate terapeutiche o didattiche.
La funzione terapeutica
Per funzione terapeutica si intendono tutte quelle attività svolte nell’azienda agricola rivolte all’inclusione sociale, educativa, riabilitativa, formativa e lavorativa rivolta a persone con disabilità fisico-motorie e psichiche, difficoltà economiche (disoccupati), difficoltà data dalla bassa contrattualità (tossico dipendenti, detenuti, rifugiati). Inizialmente queste iniziative erano prerogativa di enti pubblici, ma negli ultimi anni, a causa delle restrizioni delle risorse disponibili, i maggiori attori in questo campo sono le cooperative sociali e le imprese agricole. Sono sempre più numerosi i contratti di convenzione tra questi ultimi soggetti ed enti pubblici (Casini, 2009). In particolare, le aziende agricole possono contribuire a migliorare ed integrare l’offerta assistenziale degli istituti pubblici. Ad esempio, i centri diurni per anziani predisposti da aziende agricole possono ospitare queste persone facendo svolgere loro attività all’interno dell’azienda, evitando la ripetitività della vita in una casa di riposo (Boschetti, Lo Surdo, 2011).
Le aziende agricole che forniscono questo tipo di servizi vengono definite fattorie sociali. Tra di esse abbiamo anche allevamenti, aziende orticolturali e fattorie miste. Le attività svolte in questi contesti sono diverse e variano in base alle strutture presenti in azienda ed alle aspirazioni dell’imprenditore agricolo. Ad esempio, è possibile effettuare attività integrative rispetto all’attività di agricoltore e/o allevatore, attraverso la creazione di box all’interno della stalla per facilitare il rapporto tra animali e persone ospitate. Oppure è possibile arrivare ad integrare la produzione agricola e l’attività di fattoria sociale, ovvero far partecipare attivamente i soggetti ospitati alle attività principali dell’impresa agricola (Boschetti, Lo Surdo, 2011).
La funzione didattica
Per funzione didattica si intende un servizio attraverso il quale l’azienda agricola offre ai visitatori l’opportunità di apprendere e conoscere le risorse naturali, gli usi, costumi e la storia locali al fine di valorizzare il tessuto culturale. L’apprendimento però può essere bidirezionale, ovvero l’utente oltre ad ascoltare ed osservare l’ambiente circostante può confrontarsi con l’agricoltore, creando occasioni di socializzazione. Già dalle prime esperienze in Italia all’inizio degli anni ’90, le maggiori collaborazioni sono state tra le imprese agricole e le scuole. Nonostante i sempre più stringenti vincoli di bilancio pubblico, la collaborazione con le scuole continua a restare una tra le più importanti. In particolare, le esperienze più riuscite sono quelle in cui la fattoria didattica non ha rappresentato semplicemente la “gita scolastica”, bensì l’occasione per un inserimento continuativo nel Piano di offerta formativa, al fine di far comprendere agli studenti anche l’importanza delle imprese agricole non solo come produttrici di cibo, ma anche per la tutela della biodiversità e del paesaggio (Casini, 2009). Inoltre, la fattoria didattica, oltre a fornire educazione attraverso l’utilizzo di animali, colture ed altre risorse naturalistiche, può costituire un valido metodo di promozione e vendita diretta di prodotti aziendali o locali (Boschetti, Lo Surdo, 2011).