La regione geografica conosciuta con il nome di Garfagnana si identifica con la vallata superiore del fiume Serchio; ubicata nella Toscana nord-occidentale, costituisce l’estremità settentrionale del territorio della provincia di Lucca con una superficie complessiva di 533,77 kmq.
Questa posizione di avamposto della Regione verso l’Emilia, le conferisce una connotazione di “area cerniera” di notevole valore strategico quale punto di contatto fra le diverse realtà territoriali e amministrative con le rispettive tradizioni culturali, risorse e retroterra storici.
Ad occidente il massiccio della Alpi Apuane, separa la Garfagnana dal vicino litorale tirrenico della Versilia e di Massa-Carrara, mentre a oriente, la dorsale appenninica segna il confine tra questo territorio e quello delle province di Reggio-Emilia e Modena. A differenza dei suddetti limiti geografici naturali, il confine meridionale è stato molto variabile nei secoli legato alle vicissitudini storiche della zona.
Le due catene montuose che fanno della Garfagnana un’isola intermontana distinta dal resto della toscana, si presentano molto difformi tra loro. Le Alpi si elevano con alte pareti di accentuata verticalità pressoché prive di vegetazione e culminano in creste dal profilo molto frastagliato: la cima più elevata (Monte Pisanino) raggiunge i 1946 m di altitudine. Trattandosi di una formazione calcarea, il cui componente principale è il marmo, hanno preso qui origine considerevoli fenomeni carsici come cavità e tracciati idrografici sotterranei.
L’Appennino Tosco-Emiliano che percorre parallelamente e a pochi chilometri di distanza dal massiccio apuano, pur raggiungendo la massima altitudine della toscana con i 2054m del Monte Prado, si snoda, invece, con cime più uniformi, arrotondate ed erbose; è costituito in prevalenza da arenaria-macigno e degrada nel fondo valle originando zone collinari.
I due sistemi montuosi si saldano alla testata della valle nell’area del Monte Argegna e del Passo dei Carpinelli, dando origine ad una sella che divide la Garfagnana dalla Lunigiana.
Le scarse aree pianeggianti presenti, si localizzano quasi essenzialmente lungo il corso del Serchio, dove si sono sviluppati i centri più importanti della Valle che sono: Gallicano, Castelnuovo e Piazza al Serchio.
L’organizzazione insediativa e, in un certo senso anche quella infrastrutturale attuale, non si discostano da quell’assetto che nelle varie epoche ha subito adeguamenti alle esigenze fisiche, economiche, militari e religiose. Questa trasformazione graduale senza sconvolgimenti traumatici, ha permesso di trasferire fino ai nostri giorni le memorie delle varie epoche, evidenziando così una caratterizzazione antropica strettamente connessa alla natura ed al territorio inteso come insieme di componenti fisiche, umane, ambientali, produttive, culturali e religiose.
Il modello insediativo, per lo più di origine medievale, si presenta in forme prevalentemente accentrate e si distribuisce dal fondo valle fino alla fascia degli 800-900 m, con una maggiore concentrazione di nuclei abitativi sulla linea altimetrica dei 400-500 m, favorevole per il congiunto sfruttamento agricolo e del castagneto domestico.
Dal punto di vista amministrativo la Garfagnana è suddivisa in 16 territori comunali: Castelnuovo di Garfagnana (che costituisce il centro principale per numero di abitanti e attività), Camporgiano, Careggine, Castiglione di Garfagnana, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minuccaino, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano, Sillano, Vagli Sotto, Vergemoli e Villa Collemandina.
La tendenza attuale, soprattutto per motivi legati al turismo, è di estendere il termine Garfagnana anche alla Media Valle del Serchio (Comuni di Barga, Fabbriche di Vallico, Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano). Il motivo principale è facilmente intuibile: per il visitatore che viene da lontano, l’intera valle del Serchio ha una propria omogeneità territoriale che rende invisibile qualunque divisione politica al suo interno.