Fino ad ora si è discusso su quale sia l'ambito territoriale del turismo rurale, e come lo spazio rurale possa risultare anche turistico.
Per identificare le caratteristiche del mercato turistico rurale bisogna individuare quali sono le caratteristiche della domanda turistica che si rivolge alle aree rurali e quali quelle dell'offerta.
e che oggi entrano nel mercato come produzioni biologiche delle aree rurali.
In questo paragrafo si analizzerà la domanda turistica, anche se è necessario premettere che mancano delle rilevazioni precise del turismo rurale, e quindi non è conoscibile la reale entità e caratterizzazione del fenomeno.
Secondo quanto è emerso dalle ricerche effettuate, attualmente la domanda turistica richiede maggiori contenuti culturali al prodotto turistico, ed una maggiore elasticità e personalizzazione nei pacchetti offerti, nonche´ un rapporto più diretto con l'ambiente. Queste caratteristiche sono, fondamentalmente, quelle della domanda turistica rurale.
Il turista rurale si identifica per l'amore per la natura, il piacere delle cose genuine, il desiderio di tranquillità, il gusto per il nuovo, lo spirito di adattamento.
Inoltre esso richiede autonomia, ricerca cose autentiche e fa della vacanza un'occasione di arricchimento intellettuale e di contatto con gli abitanti del luogo.
La tendenza della domanda rurale è quella di essere orientata al "fuori stagione", con soggiorni brevi, di tre o al massimo sei giorni.
Relativamente alle tipologie di turisti che scelgono una vacanza in ambito rurale, le ricerche effettuate sono poche, se non nel mercato agrituristico, che è più affermato, in special modo in Italia.
Si cercherà comunque di porre in evidenza alcune possibili distinzioni all'interno del mercato turistico rurale.
Una prima distinzione riguarda la modalità del viaggio: con o senza soggiorno, e quindi i turisti rurali sono identificabili in turisti veri e propri ed escursionisti. Per queste due categorie il prodotto turistico rurale è costituito da elementi diversi, infatti, ad esempio, solo nel primo caso sarà necessario andare a verificare quali sono le forme di soggiorno che sono prescelte nella vacanza.
Un'indagine condotta in Francia sulla domanda di servizi turistici rurali ha permesso di identificare quattro macro-categorie con profili e comportamenti diversi: i turisti urbani, i viaggiatori, le famiglie attive, le famiglie giovani.
I turisti urbani hanno un'età compresa fra i 45 e i 75 anni e un reddito elevato, viaggiano in coppia e si rivolgono ad alberghi tipici, ma con un buon livello di comodità, e a ristoranti caratteristici. Se scelgono per il soggiorno di affittare una camera, la qualità deve essere garantita.
I viaggiatori sono tendenzialmente giovani, viaggiano in coppia o con amici, effettuano gite, escursioni, visite culturali e scelgono l'albergo per il soggiorno.
Le famiglie attive scelgono le zone rurali per la possibilità di praticare più attività, abbinando il relax alla possibilità di scoprire itinerari nuovi. Si tratta soprattutto di famiglie agiate, che cercano per alloggio le dimore rurali, comunque di qualità elevata.
Le famiglie giovani sono composte da genitori giovani con bambini, non hanno molta possibilità di spesa e di solito scelgono come alloggio il campeggio. Gli itinerari che intendono visitare sono limitati, ma necessitano della vicinanza a centri abitati per raggiungere con facilità i servizi essenziali.
Più facile è segmentare la clientela in base alle attività praticate, anche se questo non è sufficiente per programmare i servizi turistici, infatti non si possono creare dei prodotti senza sapere la disponibilità di spesa o le esigenze dei clienti durante la vacanza. Il rischio è di attrarre solo alcune delle fasce di clientela che potenzialmente potrebbero usufruire del prodotto.
A seconda delle attività praticate, un'ulteriore ricerca condotta in Francia evidenzia alcune tipologie di turisti rurali:
- il degustatore, alla ricerca dell'autenticità attraverso i prodotti alimentari locali;
- lo sportivo, attratto dagli sport tradizionali e non, ricerca delle località poco affollate e con dei paesaggi di qualità;
- l'osservatore naturalista, attirato dalle caratteristiche vegetali e animali della zona, è ben felice di poter partecipare alle attività di controllo e sorveglianza della natura a livello locale;
- il turista etnologo, storico, archeologo, interessato ai siti di interesse storico, ai luoghi, ai costumi locali, alle civiltà antiche e contemporanee;
- il biologo in erba, che è interessato a partecipare a programmi di ricerca scientifica o di protezione delle specie o dei luoghi;
- l'ecologista, il pedagogo, e altre categorie di persone che fanno della vacanza un'occasione per acquisire delle conoscenze semi-professionali di educazione ambientale, di ecologia, di gestione ambientale delle infrastrutture presenti sul territorio;
In definitiva, il turismo rurale
"si compone di diversi segmenti, legati alle possibili diverse forme di fruizione del territorio, fra le quali per importanza spiccano, ad esempio, quella ricreativa, che si concentra nelle escursioni domenicali, quella escursionistica, legata la trekking e alla pratica di attività sportive all'aria aperta e quella scolastica, nella quale assume rilievo il valore didattico dell'esperienza turistica".
Queste considerazioni risultano importanti per l'offerta, perche´ il turismo rurale richiede sempre più una maggiore qualità dei prodotti e una maggiore specificità degli stessi, ad esempio attraverso dei percorsi tematici (percorso dei formaggi, dei vini, dell'architettura tipica, dei laboratori artigianali), che riescano a cogliere quegli aspetti della cultura locale che sono ricercati dai turisti.