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Turismo rurale e Agriturismo - Per un'analisi dell'area Alpago-Cansiglio

Turismo rurale e Agriturismo - Per un'analisi dell'area Alpago-Cansiglio
di Sommacal Veronica

UNIVERSITÀ CA' FOSCAR DI VENEZIA
Facoltà di Economia
Corso di laurea triennale in Economia e gestione dei servizi turistici

Tesi di: Sommacal Veronica
Relatore: Prof. Bernardi Ulderico
Anno accademico 2000-2001

3.1.1 - Descrizione del territorio

Il territorio oggetto dell'indagine corrisponde ad un'area della provincia di Belluno suddivisa in cinque Comuni: Chies d'Alpago, Farra d'Alpago, Pieve d'Alpago, Puos d'Alpago e Tambre d'Alpago.

La zona viene denominata Alpago-Cansiglio in quanto il territorio considerato comprende l'intera conca dell'Alpago e parte dell'altopiano del Cansiglio, inserito nel Comune di Tambre d'Alpago e di Farra d'Alpago.

Da un punto di vista fisico, il territorio considerato ha una superficie di 17.164 ettari.

Esso confina con la provincia di Pordenone ad est e a nord est per mezzo di un'area montuosa delle Prealpi Carniche, mentre a sud il confine con le provincie di Pordenone e di Treviso è rappresentato dall'altopiano del Cansiglio e dalla Sella di Fadalto.

Ad ovest il confine naturale è il lago di Santa Croce, anche se in realtà il confine politico si spinge fino al crinale del Monte Faverghera, in territorio bellunese.

L'area, al suo interno, può essere suddivisa in quattro parti fondamentali, che la caratterizzano fisicamente: l'area montuosa, la conca, l'area pianeggiante attorno al lago e l'altopiano.

L'area montuosa corrisponde ai monti dell'Alpago, che segnano il confine con la provincia di Pordenone. Questa porzione di territorio è pressoche´ disabitata per via dell'elevata altitudine e delle pendici scoscese, che la rendono inospitale. In essa vi sono delle montagne di un certo rilievo, come ad esempio il Col Nudo, con 2471 m, e il Monte Cavallo, con 2350m.

L'area della conca corrisponde a buona parte del territorio, ed è situata come area intermedia fra la montagna, l'area pianeggiante e l'altopiano. In essa vi sono molti dei centri abitati. L'area pianeggiante è caratterizzata dalla presenza del lago di Santa Croce, un lago di origine naturale con una superficie di 8,5 km quadrati.

In questa porzione di territorio vi sono altri centri abitati e molte delle attività industriali, localizzate principalmente nell'area di Paludi, ad ovest del lago.

Infine, il territorio dell'altopiano corrisponde alla parte del Comune di Tambre d'Alpago (e in minima misura a quello di Farra) che si estende lungo l'altopiano del Cansiglio.

Quest'area si caratterizza per l'estensione dei pascoli e della foresta, ed è adibita agli allevamenti, alla produzione del legno, e ad attività ricreative.

L'altopiano del Cansiglio ha un'estensione totale di 6.570 ettari ed è suddiviso politicamente in tre parti: la provincia di Belluno, quella di Treviso e quella di Pordenone. Ha un'altitudine media di 1.000 m ed è caratterizzato dal fenomeno del carsismo.

La foresta del Cansiglio è considerata la seconda foresta italiana per estensione, e al suo interno vi sono delle riserve naturali protette. In particolare esistono 7 riserve naturali: quattro in Veneto e tre nella parte friulana dell'altopiano.

Le riserve venete sono:
- la Riserva Orientata regionale Pian di Landro Baldassare (260 ettari);
- la Riserva Integrale regionale Piaie Longhe Millifret (130 ettari);
- la Riserva Statale Biogenetica Campo Di Mezzo Pian Parrocchia (670 ettari);
- la Riserva Naturale Ipogea Bus Genziana, unica riserva sotterranea in Europa. Essa tutela parte del patrimonio naturale del Cansiglio, costituitosi grazie al fenomeno del carsismo
presente nell'area.

Le riserve nella regione Friuli Venezia Giulia sono:
- la Riserva Croseraz Valbona;
- la Riserva Pian de le Stele;
- la Riserva Col Piova.

Il Comune di Tambre, che rappresenta la parte bellunese del Cansiglio, si estende sull'altopiano per 2.700 ettari.

L'area Alpago-Cansiglio così considerata può essere definita come un'area prevalentemente montuosa, infatti, secondo le rilevazioni della Comunità Montana dell'Alpago, i Comuni di Pieve, Chies e Tambre sono completamente montuosi, mentre Puos presenta l'83% di superficie montuosa, e Farra il 60%.

Questa conformazione naturale del territorio porta ad alcune peculiarità nello sviluppo sociale e produttivo dell'area.

Infatti le attività storicamente presenti nell'area sono relative ai lavori agricoli, di allevamento e di produzione e commercio del legno, mentre le attività industriali si sono affermate in ritardo per la mancanza di una struttura artigianale di tipo preindustriale che si sia poi evoluta in industriale.

La realtà produttiva si diversifica fra Alpago e Cansiglio, anche se in entrambi i casi si configurano delle caratteristiche di marginalità produttiva che ne fanno un'area rurale soggetta attualmente alle politiche di sviluppo rurale dell'Unione Europea.

Partendo da queste considerazioni introduttive verranno qui di seguito analizzati gli aspetti produttivi ed economici salienti dell'area.

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