In questo paragrafo verranno descritti quali degli elementi presentati nel precedente paragrafo sono rintracciabili nelle cultura rurale, e che cosa si deve intendere per cultura rurale.
A livello territoriale, l'Europa rurale è estremamente ricca e varia di eredità culturali e naturali; il territorio rurale è in buona parte territorio agricolo e forestale ed è evidente che "l'agricoltura gioca un ruolo particolarmente importante nella vita economica delle aree rurali".
La cultura contadina ha esercitato un influsso notevole sulle caratteristiche di queste aree, sia sulla produttività che sulla gestione e sull'utilizzo degli spazi, in altri termini l'agricoltura ha creato specifici paesaggi culturali nelle diverse aree europee.
Ma con la crisi del settore agricolo, anche la cultura stessa di questo settore è entrata in crisi, in special modo nelle aree rurali meno produttive, dove le aziende non risultavano competitive sul mercato.
La diminuzione degli addetti all'agricoltura e l'utilizzo di tecniche colturali intensive hanno comportato gravi danni alle aree interessate da questo fenomeno, tanto che l'Unione Europea ha rivisto la propria politica agricola comunitaria (PAC) per tentare di invertire questi fenomeni degenerativi del territorio.
L'assenza dei contadini e delle coltivazioni agricole ha ridotto la biodiversità, la stabilità degli ecosistemi, ha impoverito esteticamente il paesaggio e lo ha reso meno specifico, ha ridotto la percorribilità del territorio, impoverendo indirettamente anche l'attrattiva paesaggistica del turismo e ha fatto venire meno i portatori della cultura popolare della zona.
"Eppure, la cultura contadina non è totalmente scomparsa. Da un lato, gli agricoltori, sebbene in minoranza, continuano ad essere i gestori della maggior parte dello spazio e, in quanto tali, incidono sulle decisioni della comunità....Dall'altro, il patrimonio architettonico- case e monumenti, ma anche piazze, strade, sentieri- e il patrimonio paesaggistico rimangono a lungo profondamente contadini".
Attualmente, l'Unione Europea ha ribadito la multifunzionalità dell'agricoltura per la gestione del territorio, che non si riduce alla produzione di derrate alimentari, ma che coinvolge le funzioni ambientali svolte dalla stessa, assieme a quelle socio-culturali e ricreative.
Il ruolo dell'agricoltura è quindi plurimo:
- il ruolo produttivo, con la creazione di beni alimentari, di prodotti per l'energia (ad esempio l'utilizzo di alcuni semi, come quelli di colza, per produrre benzine ecologiche);
- il ruolo ambientale, oggi considerato prevalente soprattutto nelle aree meno produttive, che si attua attraverso una gestione razionale del territorio, per la conservazione della biodiversità, degli ecosistemi, dell'equilibrio idrogeologico;
- il ruolo socio-culturale, perche´ permette la creazione di occasioni di lavoro e contribuisce a tramandare l'esperienza dell'uomo nei confronti del territorio;
- il ruolo ricreativo, infatti l'agricoltura contribuisce a rendere fruibile il territorio da parte dei turisti, e crea dei paesaggi culturali che diventano vere e proprie attrattive turistiche. Questa ricerca si soffermerà più sugli aspetti ricreativi del territorio, ma è essenziale capire come il fenomeno turistico sia strettamente connesso alla gestione del territorio e alle esternalità che si producono in esso, siano esse positive o negative.
C'è chi ha ribadito come non si possa considerare lo sviluppo del mondo rurale unicamente in funzione dell'agricoltura, perche´
"la popolazione agricola non rappresenta che una piccola percentuale della forza lavoro delle zone rurali: in un certo qual modo, la nozione stessa di sviluppo rurale è scaturita dalla presa di coscienza del fatto che la crescita vertiginosa di produttività nel settore agricolo ha obbligato ad inventare nuove fonti di ricchezza e di occupazione nel mondo rurale per mantenervi la popolazione e frenare l'esodo demografico”
Infatti non tutto il territorio rurale è agricolo, e i problemi sorgono proprio nella gestione integrata del territorio fra produttori agricoli e non, che rappresenta lo scopo delle politiche europee di sviluppo rurale.
Ma "se il mondo rurale non può più identificarsi con l'agricoltura, è impossibile, di contro, immaginare un mondo rurale senza agricoltura".
Infatti è innegabile
"l'influenza determinante sull'utilizzazione del suolo e sulla conservazione dei paesaggi. L'agricoltura è anche all'origine dell'economia rurale non agricola, dell'artigianato, del commercio, delle industrie di trasformazione, delle banche, delle cooperative, dell'amministrazione. Essa è anche alla base dell'identità del mondo rurale: il patrimonio architettonico, i paesaggi, la varietà delle specie animali e vegetali, le arti e le tradizioni culturali, la gastronomia, l'artigianato".
Proprio questi elementi sono di peculiare importanza nel turismo culturale, per individuare le aree che presentano delle attrattive, e per organizzarne la gestione a scopi ricreativi. Quindi, si ritiene che l'agricoltura mantenga la sua importanza in questo campo, sia per gli elementi materiali che per quelli immateriali che essa può offrire.
Infatti il paesaggio rurale, come già ricordato, è un paesaggio culturale, in quanto l'uomo lo ha modellato per utilizzarlo.
Ma il paesaggio culturale è anche qualcosa di più, è "il risultato di un intenso lavoro delle culture subalterne che lo hanno modellato, non casualmente, ma in risposta a bisogni specifici e in maniera spesso geniale, alle difficoltà che l'ambiente naturale imponeva".
I campi coltivati, le tipologie di coltivazioni, le opere idrauliche per convogliare l'acqua, gli allevamenti, la sentieristica per accedere alle proprietà conferiscono all'area un senso di ordine razionale, comprensibile all'occhio umano, e la rendono peculiare rispetto ad altre.
Le costruzioni agricole si inseriscono nel territorio, e determinano l'uso degli spazi fra casa di abitazione e altre costruzioni per il ricovero degli animali, fra spazi privati e spazi sociali. Spesso esse sono caratteristiche per i materiali locali utilizzati nella costruzione, oppure per l'architettura stessa degli edifici, in base alle caratteristiche ambientali e alle esigenze degli agricoltori.
Il lavoro agricolo determina le produzioni alimentari, e la cultura della zona contribuisce a trasformare questi prodotti in produzioni tipiche nei sapori e nella preparazione, creando in questo modo un patrimonio di artigianato alimentare che oggi, in un ottica di produzioni alimentari di qualità e di specificità alimentare, acquistano un'importanza notevole, soprattutto nel mercato turistico.
Inoltre, le necessità agricole hanno contribuito a creare delle forme di artigianato che hanno dato vita a strumenti di lavoro e a strumenti per la casa o per le pratiche quotidiane che oggi sono un patrimonio prezioso, come è altrettanto importante che queste conoscenze manuali non vadano perse.
Il territorio rurale è formato anche da elementi immateriali che affiorano da quelli materiali, e che consistono in un patrimonio di conoscenze, solitamente tramandate oralmente, che permettono di capire perche´ si debbano seguire determinate regole comuni, ad esempio nella preparazione dei cibi, nella costruzione delle case o nella coltivazione dei campi.
L'insieme di questi elementi costituisce la ricchezza di una comunità, a maggior ragione in quelle rurali, dove lo sviluppo economico e sociale è stato limitato nel tempo, e dove questi elementi rivivono nella vita di tutti i giorni.
Attraverso questa ricchezza, una comunità rurale può diventare meta di un turismo alla ricerca non solo di opere di grandi artisti o architetti, ma delle piccole opere anonime che permettono di capire il tipo di vita della popolazione.
Proprio in questo senso le aree rurali hanno la possibilità di diventare dei grandi musei all'aperto, attraverso i quali conservare le caratteristiche culturali locali, con la peculiarità che, con la creazione di un museo open-air sul territorio, la conservazione non avviene in maniera statica, con un semplice accumulo di reperti, ma coinvolge l'essenza culturale del territorio, mettendo in mostra non solo oggetti inanimati, ma anche i mestieri e le usanze della cultura locale, permettendo di rafforzare l'identità culturale locale e di tramandarla nel tempo.
In questo modo i turisti hanno la possibilità di immergersi nella realtà locale, vivendola loro stessi assieme agli abitanti dell'area, i quali possono continuare a svolgere le attività tipiche locali, non solo per la loro comunità, ma anche per un utilizzo turistico del territorio, potendo insegnare ad altre persone alcuni aspetti della loro identità culturale.